E dunque, visto che oggi è il 19 marzo ovvero la festa del papà, io ho deciso di festeggiarlo così, dedicandogli una delle sue ricette preferite, ovvero la Pissaladière. Della passione smodata del mio papà per le cipolle ne avevo già accennato tempo fa in questo post, e questa ricetta ovviamente non fa eccezione. L’amore incondizionato che mi lega al mio papà non c’è bisogno di raccontarlo qui, perché ho la fortuna di viverlo e poterglielo dimostrare ogni giorno. Il mio papà rappresenta per me un modello, forse irragiungibile: una persona amata e apprezzata da tutti quelli che lo conoscono, ha fatto dell’altruismo, della gentilezza e dell’onestà il suo biglietto da visita. Ammiro ed aspiro a raggiungere la sua filosofia di vita, fondata sull’ottimismo, sull’allegria, sul godere semplicemente di ciò che la vita ti offre, ogni giorno, senza rimpiangere ciò che si è perduto e ciò che non si può avere. Essere felici godendo appieno di tutto ciò che abbiamo, non è forse questa la formula della felicità?
Vi avevo raccontato qui della nostra indimenticabile gita, ad ottobre dello scorso anno, a Eze e Nizza, in Costa Azzurra. Molti dei bellissimi ricordi dei miei genitori legati a questi luoghi sono anche di natura gastronomica e naturalmente, perdendoci per le stradine della Vieille Nice, non potevamo fare a meno di andare alla ricerca di quei sapori ancora così fortemente impressi nella loro memoria. Naturalmente una delle prime cose da assaggiare, se siete a Nizza e amate le cipolle come il mio papà, è la Pissaladière, ovvero una focaccia non troppo sottile, morbida e goduriosamente unta (tipo quella ligure) ricoperta di cipolle stufate dolcemente e olive nere, in certi casi anche con l’aggiunta di alici dissalate. Io l’ho preparata un po’ di tempo fa in versione focaccina, che in effetti a pensarci bene potrebbe anche essere una ricetta perfetta per l’aperitivo, anche se richiede un minimo di preparazione, e il mio papà ha gradito moltissimo! Perfetta da accompagnare ad una birra bella fresca, vi presento la Pissaladière a modo mio e vi lascio con qualche immagine di Nizza. Auguri a tutti i papà, soprattutto al mio.
P.s. nell’ultima foto si scorge il mio papà in uno dei suoi tipici atteggiamenti, che cammina avanti a tutti con le mani giunte dietro la schiena. Tanto amore!
18 commenti
adoro le foto che hai messo.. trasmettono tanto.. adoro questa focaccia rustica, ricca.. auguri ai papà
Bellissime foto, fantastica ricetta e l'amore che traspare dalle tue parole è commovente!!
bella la pissaladiere in versione mini!
io di solito ci metto anche i filetti di acciuga e le erbe de Provence!
ciao
Che belle parole che usi per il tuo papà.
E che bellissime foto! Complimenti!
Comunque davvero interessante ricetta, non la conoscevo. Ma credo potrebbe avere un grande successo anche qua da me! Quasi quasi… oggi…. 🙂
Buona giornata,
Carlotta
Capiti proprio a proposito, ho giusto un biglietto per Nizza a portata di mano. Ci faccio un salto a maggio e il tuo racconto è un'introduzione emozionante!
Mi sono gustata tutte le tue immagini, quella di tuo papà è la più bella di tutte <3
P.S. il link al racconto bellissimo della gita a Nizza e Eze ritorna sull'home-page ^^
Ora scalpito, vorrei teletrasportarmi subito lì… 🙂
Queste foto non dovevano stare in una cartella, da sole, dovevano vedere la luce e far sognare tutte noi!
Pensa che mio padre oggi festeggia in un colpo solo compleanno, onomastico e festa del papà… per cena non gli farò cipolle ma una bella abbondante carbonara che valga per tre! 😉
mi son letta il post tutto d' un fiato, e poi mi son guardata le foto lentamente, come si fa quando si sfoglia chessò, l' album del matrimonio. quando guardi tutti i particolari, gli angolini, le ombre le luci ed i colori..
e nel frattempo mi rimbombavano nella mente le tue parole.
: )
noi stasera si festeggia dai miei (leggi: nonhopreparatounaccidente) ma domenica son tutti a pranzo da me ed il rotolo come lo fanno a Piano è d' obbligo : )
buonissima! Ma io ci metto pure le acciughe, mi è imprescindibile! Fosse anche solo per ricordarmi quella che prendevo al forno e portavo al largo dell'Argentario… Grazie!
Quanto amore in queste parole…. Che bello poter raccontare l'amore per il proprio papà, anche per me è così, il mio papà è una persona speciale e anche dopo che è rimasto paralizzato non ha mai fatto pesare la sua situazione ne tanto meno amare meno la vita, pensa che stasera ha invitato lui noi tutti in pizzeria per festeggiare :-).
Splendida la tua versione di pissaladiere e bellissime e mozzafiato le tue fotografie!
bellissimo post….e che belle parole!!la tua pissaladiere è fantastica io non l'ho mai assaggiata ma dall'aspetto dev'essere ottima!!
Grazie infinite a tutti per i vostri affettuosi commenti! Io e il mio papà ringraziamo di cuore 🙂
Che bontà, semplice e goduriosa! Da fare!
A dir la verità non conoscevo nemmeno la versione "in grande", ma queste piccine picciò sono davvero carine 🙂 anche a me piace un sacco la cipolla (soprattutto cotta) e l'idea di una tortina super cipollosa mi attira parecchio 😉
le proverò!
un saluto e a presto
Meravigliosa Nizza…e meraviglioso il tuo racconto! Hai un modo unico e dolce di raccontare attraverso il cibo le cose più belle e importanti della vita!
Grazie Francesca, questo è uno dei complimenti più belli che mi potessi fare: raccontare le cose belle della vita attraverso il cibo è esattamente ciò che mi prefiggo di fare. Non poteva rendermi più felice questo tuo commento.. grazie!
Vorrei fare questa ricetta ma faccio fatica a reperire i 3507400 grammi di pasta per pizza della ricetta. Per impastarla avrei pensato ad una cosa così: http://www.ilgiocattolo.it/images/prima_infanzia/02654.jpg
:))))
ussignur! grazie anonimo! correggo subito..
(la cipolla è una gran ruffiana…)