“Ciao, sono Lisa. Mi manderesti la tua ricetta del ciambellone? Volevo farlo per la colazione di domani.”
“Ora te la mando. Tutto bene voi?”
“Si noi tutto bene, siamo in Toscana per il fine settimana, anzi ci dovete venire a trovare un giorno. Ale sta facendo gli gnudi di zucca e…. bla bla bla…”
Ecco, il resto della conversazione tra me e la mia amica Lisa non me lo ricordo più, perché alle parole “gnudi di zucca” la mia attenzione è stata completamente catturata..
Funziona così, a volte, l’ispirazione a provare un nuovo piatto arriva veramente in ogni modo e questa volta, nella fattispecie, non ho nemmeno avuto la pazienza di aspettare che Ale mi mandasse la sua ricetta degli gnudi di zucca, tanto mi ero ormai fissata che ho dovuto prepararli il più presto possibile.Il sottotitolo di questa ricetta potrebbe essere “pregate per me” perché mentre li preparavo avevano una consistenza talmente morbida che veramente pensavo che si liquefacessero a contatto con l’acqua diventando una poltiglia immangiabile. Invece, sorprendentemente, gli gnudi hanno superato la fase della cottura, pur mantenendo una consistenza morbidissima non si sono sfatti (la fortuna del debuttante?) perciò mi sento di raccomandarvi questa versione extra delicata a di stagione dei più conosciuti gnudi di ricotta e spinaci. Noi li abbiamo conditi con burro fuso, pepe nero, nocciole tostate e una spolverata di parmigiano grattugiato. Ci avrei visto bene anche una sbriciolatina di amaretti, che però non avevo in casa.
GNUDI DI ZUCCA
per gli gnudi:
400 g di polpa di zucca mantovana già cotta e scolata (*)
400 g di ricotta di pecora asciutta
100 g di parmigiano grattugiato
sale, noce moscata grattugiata al momento
farina (circa 70 g)
1 uovo
per il codimento:
40 g di burro buono
parmigiano grattugiato
2 cucchiai di nocciole tostate sbriciolate grossolanamente
pepe nero macinato al momento
(*) Preparate la zucca (potete anche farlo il giorno prima), avvolgete nella carta di alluminio una bella fetta grossa di zucca mantovana con la buccia e privata dei semi e dei filamenti interni, non stringete troppo la carta intorno alla zucca, in modo che si formi del vapore all’interno. Fatela cuocere in forno, appoggiandola dalla parte della buccia, per 1 ora a 180° C.
Lasciatela raffreddare e con un cucchiaio ricavate solo la polpa. Sistematela in un colino fitto e schiacciatela per eliminare tutta l’acqua contenuta nella polpa cotta. Successivamente, trasferite la polpa in una padella e fatela asciugare ancora, dovrà veramente essere il più asciutta possibile altrimenti gli gnudi verranno troppo mollicci e non si cuoceranno.
La ricotta deve essere anch’essa molto asciutta, possibilmente comprata un giorno prima e lasciata a scolare per 1 giorno in frigorifero in un colino con una ciotola sottostante.
In una grossa ciotola, mescolate la ricotta con la polpa di zucca schiacciata, unite il parmigiano, la noce moscata, il sale, l’uovo e la farina e lavorate bene il composto finché non otterrete una crema omogenea.
Portate a bollore dell’acqua in una grossa pentola leggermente salata. Fate fondere il burro finché non inizierà a prendere un colore leggermente dorato sulla superficie. Tenetelo in caldo a bagnomaria.
Formate gli gnudi: con circa un cucchiaio di composto alla volta, formate una piccola sfera (l’impasto sarà veramente morbidissimo, cercate di dare una forma sferica passando il composto in abbondante farina, quando sarà ben coperto da uno strato di farina, scuotetelo facendolo roteare delicatamente nel palmo di una mano per arrotondarlo ed eliminare la farina in eccesso).
Mettete gli gnudi nell’acqua in ebollizione (e qui, che Iddiovelamandibuona!) e attendete che vengano a galla. (**)
A quel punto, fate cuocere per circa 2-3 minuti da quando sono a galla (in tutto non devono cuocere più di 5 minuti da quando li mettente in acqua) e scolateli con una schiumarola. Conditeli con il burro fuso, parmigiano grattugiato, pepe nero macinato al momento a vostro gusto e una manciata di nocciole tostate tritate grossolanamente. Servite subito. Per 4.
(**) consiglio di fare una prova con uno gnudo per vedere se regge la cottura. Nel caso si dovesse sfaldare, potete aggiungere un po’ di farina ma non troppa, altrimenti poi si sentirebbe troppo il sapore nell’impasto. Se non vengono, vuol dire che la zucca o la ricotta non erano abbastanza asciutte. Nel caso, non aggiungete altra farina e riciclate il composto per un tortino al forno o una quiche.. meglio che niente!
23 commenti
Ma che bontà! Che bello, ho tutti gli ingredienti in casa! La devo provare!
Poi ti faccio sapere 🙂
non posso che farti un augurio: IN BOCCA AL LUPO!!
😉
Mai assaggiati ma mi hanno incuriosito tantissimo!
nemmeno io prima di averli fatti! e ne vale la pena
Anch'io quando ho fatto quelli tradizionali toscani ho tenuto le dita incrociate tutto il tempo di cottura … quindi capisco bene il timore descritto! 🙂
Però devo dire che ti sono venuti così bene, che mi hai fatto venir voglia di riprovare quel brividino di "suspance"!!! Complimenti e buona giornata!
eh ma non sai che fino all'ultimo ho veramente temuto! suspance è veramente la parola giusta, ciao Martina!
Mai fatti e sono certa che avrei ancor più paura di te nel vedere la consistenza 😀
Sono bellissimi e le foto stupende, come sempre 🙂
grazie Ileana, sei troppo gentile! però provali, al limite come dicevo li schiaffi in una teglia imburrata, un po' di grana e pangrattato sopra, un fiocchetto di burro e vai di tortino!
… ma così gnudi non sentono freddo? 😀
Scusa la battutaccia, mi sono quasi pentita di averla scritta, ma l'ho pensato in modo così spontaneo dato che oggi sono stata sorpresa dal nuovo clima romano, al punto che giù al portone sono risalita a casa mettendomi il cappotto invece che la giacca… 🙂
Non conoscevo questa ricetta, ma se è fatta con zucca e ricotta sarà buonissima! Mi hai pure ricordato che devo ricomprare gli amaretti! 🙂
ma hai visto si che roba? e noi qui a lamentarci del caldo fino a ieri (letteralmente fino a ieri..) e oggi.. zang! io per fortuna oggi non lavoravo e sono rimasta a casa ma per la prima volta ho avuto quasi quasi la tentazione di accendere i riscaldamenti!
allora, sulla "ignudità" degli gnudi, come potrà confermare la signorina pici e castagne qui sotto, si chiamano così perché quelli originali sono fatti con spinaci e ricotta, in pratica il ripieno del tortello maremmano.. senza tortello, quindi senza la pasta intorno… GNUDO insomma!
da qui il nome, poi si possono fare un po' come si vuole, come dice serena là sotto.. questa è una buona variante per la stagione, in ogni caso sono sempre un piatto che faccio con un certo timore perché indipendentemente da quante volte li hai già fatti il rischio sfacelo è dietro l'angolo..
Ecco, ho scoperto gli gnudi l'anno scorso e alla zucca non ci avevo ancora pensato.. mea culpa!
Capisco che la preparazione possa risultare difficile, ma se vengono la soddisfazione deve essere immensa.. anche per il palato!
ma guarda che nemmeno io ci avevo pensato mai fino a pochi giorni fa! la soddisfazione rasenta l'euforia quando vedi che non hai buttato via mezza mattinata di tempo e soprattutto non devi rimediare con un primo alternativo dell'ultimo momento!
ehm ehm, sto cercando di mantenere un certo contegno data l' emozione di vedere uno dei miei piatti preferiti!!!
gli gnudi in casa mia si fanno più o meno con lo stesso criterio con cui si fanno le torte rustiche: con quello che c' è.
Il punto è come dici tu, che a farli con determinati ingredienti non è detto che riescano bene, il rischio è che si spappolino, si sciolgano quasi.
ammetto anche che a me i classici con gli spinaci o con le erbette di campo o col cavolo nero piacciono tanto, ma i tuoi con quelle nocciole e il burro "buono" mi stanno facendo venire parecchia fame : )
non sei stata fprtunata, sei stata bravissima a scegliere ricotta asciutta e la zucca giusta.. poi l' ovetto fa miracoli : )
bacio!
ebbene, cara la mia signorina, noi ti s'aspettava al varco qui eh!
allora, devi sapere che moooooltissimi anni fa partecipai ad una nota trasmissione di cucina dove "lo spettatore da casa" andava lì e preparava un suo piatto di casa in diretta.. ricordati queste parole… IN DIRETTA… e la pazza furiosa incosciente che non sono altro indovina che ha portato? ecco brava.. no comment..
alla fine del mio intervento, in cui i suddetti furono perfettamente scodellati senza incresciosi incidenti di percorso, la conduttrice (a telecamere spente) mi ha detto: "certo che c'hai avuto un bel coraggio a fare gli gnudi in diretta te…!" e lì, un brivido mi ha percorso lungo la colonna vertebrale…
Buoni gli gnudi, io mi limitavo a quelli con spinaci e ricotta…che banalità! 🙂
L'idea della ricotta di pecora mi attira moltissimo perchè la adoro… prendo nota!
Ciao, Tatiana
io uso quasi sempre quella, perché è più saporita rispetto a quella di mucca e, di solito, ma non vuol dire, un po' più asciutta.
Ma sono una versione toscana e svergognata dei nordici Knodel o Canederli?
Per lessare la zucca consiglio di usare il forno a microonde, in contenitore adatto e coperto con mezzo dito d'acqua: si cuoce in soli cinque minuti.
'erci.
beh no, non direi proprio! i Canederli (o Knodel) hanno come ingrediente principale il pane raffermo e quindi, quando li cuoci, hanno maggiore consistenza di questi, considera che la consistenza degli gnudi è veramente morbidissima, se pensi che dovrebbe semplicemente essere il ripieno di un raviolo..
la zucca al microonde come dici tu non l'ho mai provata, ma intendi un dito d'acqua sul fondo del contenitore e la fetta di zucca intera? cinque minuti a che potenza? dettagli please! grazie!!
Sì esatto, pochissima acqua (già ne rilascia molta la zucca) e importante il coperchio. Al massimo della potenza disponibile, puoi controllare la cottura dopo 5 minuti se va bene o necessita di ulteriore bottarella. Il sapore ne guadagna perché cuoce poco tempo.
'erci.
ASSOLUTISSIMAMENTE DA PROVARE…
magari anche con la dritta di Anonimo qui su 😀
IO ATTINGO, metto tra i preferiti e magari prossimamente li assaggio.
F.ederica
di fcomefornelliforchettaefarina.blogspot.it
Ciao bella mia!Hai fatto un piatto che adoro, anzi che mi fa impazzire e che corteggio tutte le volte che mi trovo in toscana perchè so che a casa mi mancherebbe il coraggio di sperimentare… anche se devo dire che il tuo racconto mi ha incoraggiato parecchio 🙂 e quindi appena mi sarà possibile cimentarmi ti farò sapere!Un bacio grande!
Ciao! Sono Lisa….I am so pleased that we inspired you into making the above receipe….Your gnudi sound mouth watering! Don't worry about our conversation… we can continue that any other time 🙂 I suppose I'd better not mention "Risotto ai cicchi di melagrana" when we next talk though….. as I can just see your creative, culinary juices going off onto the creation of yet another receipe…..:-) Baci my dear friend!
you know me so well my dear friend! and now "risotto alla melagrana" will be my next obsession!! tell Ale that we need to meet and talk about food and share recipes more often!
hope to see you both soon, XO XO
b.